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Phishing: istituto bancario condannato a rimborsare le somme fraudolentemente sottratte.

Aggiornamento: 7 giu 2022

Lo Studio Legale Ferraù conquista un ulteriore importante successo nel settore del ‘phishing’, fenomeno di cui si registra, purtroppo, una costante e progressiva diffusione.

In particolare, nell’ultimo periodo è cresciuto esponenzialmente il numero delle vittime di spoofing, fattispecie di truffa informatica subdola e insidiosa, consistente nella manipolazione dei dati relativi al mittente di una comunicazione sms o e-mail.

La dinamica delle succitate fattispecie è pressoché la medesima; l’utente viene (falsamente) informato della registrazione di presunte operazioni anomale di accesso al proprio conto, con l’espresso invito ad avviare una (presunta) procedura di sicurezza mediante un link presente nel corpo del messaggio.

Il succitato link, una volta cliccato, rinvia ad un sito civetta raffigurante in modo dettagliato e preciso i loghi identificativi dell’intermediario.

Nel caso seguito dallo Studio, il titolare di un conto corrente bancario riceveva sulla propria utenza telefonica un sms da un contatto riconducibile all’Istituto di credito, per mezzo del quale veniva informato della necessità di aggiornare le credenziali d’accesso al proprio account, pena la sospensione.

Al suddetto messaggio faceva seguito la telefonata di un sedicente operatore, il quale si offriva di aiutare l’utente nella procedura di aggiornamento, comunicandogli, alla fine, il buon esito di quest’ultima.

Il correntista si accorgeva, successivamente, che sul suo conto era stata compiuta un’operazione di pagamento (mai autorizzata) di un importo ingente.

Il correntista richiedeva l’intervento dell’Istituto bancario per essere salvaguardato.

A seguito della risposta negativa dell’Intermediario, veniva, quindi, proposto a mezzo dello Studio Legale Ferraù ricorso all’Arbitrato Bancario Finanziario.

Con provvedimento del 18 maggio 2022, l’ABF ha riconosciuto la responsabilità della Banca, per non avere adottato tutti gli accorgimenti tecnici ed informatici per evitare una così diffusa truffa.

La banca è stata condannata a rimborsare la somma illecitamente sottratta al correntista.

Quest’importante pronuncia si aggiunge ad una serie di successi già conseguiti dallo Studio avverso un fenomeno sempre più insidioso e diffuso.

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